Come abbiamo già avuto modo di comunicare in precedenza nella
sezione “News” del sito, è stata congelata la ritenuta del 20% sui bonifici
esteri, con la nota del ministero dell'economia del 19/02/2014; resta, però,
ancora l'obbligo, per chi possiede dei conti on line con banche estere, di
compilare il quadro RW.
Le nuove norme sul monitoraggio fiscale (legge n. 97/2013),
infatti, hanno eliminato la soglia (precedentemente fissata in 10 mila euro)
oltre la quale sarebbe stato necessario compilare il noto quadro RW del Modello
Unico.
L'effetto paradossale che, restando così le cose, si verrebbe
a creare è che chiunque possegga un conto con un istituto di credito che risulti
avere sede all’estero (esempio più comune: account Paypal per gli acquisti via
Internet, dove in genere circolano pochi dollari/euro), anche se di regola non
obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi (perché magari ha
solo un CUD e la casa di abitazione), diventerebbe obbligato a presentare il
Modello Unico e a compilare il quadro RW, in quanto, per l’Amministrazione
Finanziaria, è considerato possessore di evidenze finanziarie estere.
Parrebbe – così, almeno, riportano i giornali specializzati –
che l'Amministrazione Finanziaria stia cercando una soluzione. Per il momento,
però, la situazione è questa.
Nella legislazione francese, a esempio, si è scelto di
esonerare dalla compilazione dell'equivalente quadro RW italiano, quei contribuenti
che hanno dei conti per i soli pagamenti e che movimentano dare e avere entro
una certa soglia. Per tutti gli altri arrivano invece le nuove comunicazioni.
In realtà, anche in Italia esisteva prima una soglia; sarebbe
bastato semplicemente limitarsi a diminuire tale limite minimo, anziché
eliminarlo del tutto.
“Una volta trovata la soluzione, peraltro, è necessario
individuare pure la strada normativa per attuare la modifica”, riportano le
sopra menzionate testate giornalistiche.
Sinceramente, non comprendiamo: in materia analoga, basterebbe
ricordare a titolo di esempio che con altrettanti provvedimenti normativi sono
state introdotte le soglie per lo Spesometro e il limite dei 500 euro per le
comunicazioni black list.
Insomma, a parere di chi scrive, davvero non si capisce quale
sia tale difficoltà normativa che possa impedire di attuare un semplicissimo
provvedimento atto a eliminare un evidente precedente vuoto legislativo, che –
se non si interverrà – creerà solo inutili problemi e sprechi a tutti i
contribuenti.
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